Rivista di informazione del Dipartimento di Ingegneria Industriale

Università di Trento

Dai laboratori universitari a Tesla: il percorso di Virginia Caldara
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Smalti vetrosi in architettura: un’alternativa sostenibile per il futuro delle costruzioni
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Da Palermo a Trento: storie di bioingegnere in movimento con l’Erasmus Italiano
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Spazi intelligenti con la UWB: tracciamento, cooperazione e percezione per un mondo interconnesso
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L'INNOVAZIONE DI CUI HAI BISOGNO

innovazione

Uno studio del Dipartimento di Ingegneria Industriale esplora i pannelli smaltati come rivestimenti durevoli, estetici e sostenibili. Nonostante i costi iniziali più alti, garantiscono lunga vita utile, minore manutenzione e ridotto impatto ambientale.
I sistemi GNSS hanno trasformato il nostro rapporto con lo spazio: oggi possiamo localizzare con precisione oggetti, persone e veicoli, aprendo la strada a innovazioni nella logistica, nella robotica e nei servizi personalizzati, con una precisione mai vista prima. Ma cosa succede quando i satelliti non ci vedono perché ostacolati da muri e strutture?
Grazie alla fotonica integrata e alla luce squeezed, i ricercatori stanno sviluppando nuove tecnologie per rivelare le onde gravitazionali. Queste soluzioni mirano a rendere i futuri rivelatori più compatti, stabili ed efficienti, ampliando la nostra capacità di ascoltare l’universo.

formazione

Il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento ha dedicato una giornata intera alla didattica, trasformandola in uno spazio di ascolto, confronto e progettazione condivisa. Docenti, studenti, rappresentanti delle imprese e del territorio si sono confrontati su criticità, bisogni e opportunità per costruire percorsi formativi più flessibili, concreti e umani.
Il Dottorato in "Materiali, Meccatronica e Ingegneria dei Sistemi" dell’Università di Trento offre formazione interdisciplinare e opportunità internazionali in quattro aree chiave, preparando ricercatori capaci di affrontare le sfide del futuro.
Un settore in rapida evoluzione, una sfida tecnologica globale e una PMI che, con il supporto della ricerca universitaria, trasforma i vincoli del mercato in opportunità. Scopri il progetto di collaborazione tra Almec Tech Srl, importante di Rovereto, e il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento, nato per innovare il processo di colata semicontinua di leghe di alluminio.

aziende

A differenza dei metodi tradizionali di lavorazione per asportazione di truciolo, l’AM permette la produzione di geometrie altamente complesse, spesso irrealizzabili con altri processi. Un esempio significativo è la possibilità di realizzare un anello in oro di grandi dimensioni con un interno cavo, riducendone il peso senza comprometterne l’estetica. Inoltre, l’approccio additivo minimizza lo spreco di materiale, poiché la generazione di scarti è drasticamente ridotta rispetto ai processi sottrattivi.
La produzione di billette di alluminio è principalmente alimentata dai settori aerospaziale, automobilistico e dei trasporti, che richiedono materiali ad alte prestazioni. In questo contesto, l'estrusione di alluminio rimane uno dei principali processi utilizzati. Il mercato, sempre più esigente, chiede materiali performanti per migliorare l’efficienza dei processi produttivi. Per rispondere a questa domanda, i produttori devono affrontare una continua sfida all'innovazione.
Gli studenti dell'Università di Trento hanno visitato Aquafil Spa, scoprendo i processi di produzione delle fibre sintetiche e l'impegno dell'azienda per la sostenibilità. Un'esperienza formativa che ha collegato teoria e pratica, mostrando come innovazione e rispetto ambientale possano convivere.

storie

Virginia Caldara racconta il suo viaggio dalla scienza dei materiali ai laboratori internazionali, fino al ruolo di Supplier Quality Engineer in Tesla, tra sfide e innovazione.
Due studentesse di bioingegneria raccontano la loro esperienza con il programma Erasmus Italiano, tra ricerca, tirocini e formazione tra l’Università di Palermo e l’Università di Trento.
C'è un percorso che parte dai banchi dell’università e arriva ai circuiti della Formula 1, fatto di passione, scelte consapevoli e voglia di mettersi in gioco: è la storia di Andrea Colavero, che grazie al progetto Formula SAE ha trasformato un sogno in carriera.
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