Quando la passione incontra il territorio: la storia di Francesco Riz
SCOPRI I DETTAGLIQuando una frattura non è la fine: i compositi che si riparano da sé
LEGGI L'ARTICOLOCalcolo simbolico e numerico insieme per simulare sistemi dinamici complessi
LEGGI L'ARTICOLODal DII ad Aquafil: un percorso costruito tra passione, rappresentanza e materiali innovativi
LEGGI L'ARTICOLOWEBINAR | LISA: onde gravitazionali, tecnologie spaziali e scenari futuri
LEGGI L'ARTICOLOL'INNOVAZIONE DI CUI HAI BISOGNO
innovazione
La ricerca esplora materiali compositi autoriparanti capaci di recuperare gran parte delle proprietà meccaniche dopo il danno. Modificando PA6 e integrando fibre corte e lunghe di carbonio, sono stati ottenuti aumenti significativi della vita a fatica e, in alcuni casi, recuperi superiori al 100%. Anche i compositi termoindurenti mostrano miglioramenti grazie a strati polimerici prodotti in additive manufacturing. Il lavoro trova applicazione in settori come automotive e aerospazio.
Quando pensiamo a un computer, lo immaginiamo alle prese con numeri: somme, moltiplicazioni, dati che diventano risultati. È il calcolo numerico, quello che usiamo ogni giorno con calcolatrici, fogli di calcolo e software di simulazione.
Ma c’è anche un’altra faccia del calcolo scientifico: il calcolo simbolico.
La combinazione di calcolo simbolico e numerico permette di simulare sistemi dinamici complessi in modo più stabile ed efficiente. Il metodo semplifica le DAE, riduce i tempi di calcolo e consente simulazioni che i soli metodi numerici non riuscirebbero a gestire.
Il biossido di titanio (TiO₂), ampiamente usato in cosmetica e industria, viene spesso silanizzato per migliorarne la stabilità e ridurre la formazione di specie reattive dell’ossigeno. Una recente ricerca dell’Università di Trento e di Milano-Bicocca mostra però che questo trattamento favorisce la produzione di ossigeno singoletto, una specie altamente reattiva. Questo risultato rivela nuove potenzialità per applicazioni sostenibili nella sintesi organica, come la produzione di epossido di limonene.
formazione
E-Agle Trento Racing Team, nato nel DII dell’Università di Trento, vince la Junior Cup di Formula Student Switzerland 2025 e conquista nuovi podi alla FSAE Italy. Un progetto multidisciplinare che unisce innovazione, formazione e collaborazione nel mondo delle monoposto elettriche.
Un incontro per scoprire come la ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica e la collaborazione tra università e industria stiano contribuendo a costruire una delle missioni più ambiziose dell’Agenzia Spaziale Europea
Il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento ha dedicato una giornata intera alla didattica, trasformandola in uno spazio di ascolto, confronto e progettazione condivisa. Docenti, studenti, rappresentanti delle imprese e del territorio si sono confrontati su criticità, bisogni e opportunità per costruire percorsi formativi più flessibili, concreti e umani.
aziende
L’usura dei freni contribuisce in modo significativo all’inquinamento da polveri sottili, comparabile ai gas di scarico. Progetti europei come Rebrake e la normativa Euro 7 puntano a ridurre le emissioni con nuove tecnologie e strategie.
A differenza dei metodi tradizionali di lavorazione per asportazione di truciolo, l’AM permette la produzione di geometrie altamente complesse, spesso irrealizzabili con altri processi. Un esempio significativo è la possibilità di realizzare un anello in oro di grandi dimensioni con un interno cavo, riducendone il peso senza comprometterne l’estetica. Inoltre, l’approccio additivo minimizza lo spreco di materiale, poiché la generazione di scarti è drasticamente ridotta rispetto ai processi sottrattivi.
La produzione di billette di alluminio è principalmente alimentata dai settori aerospaziale, automobilistico e dei trasporti, che richiedono materiali ad alte prestazioni. In questo contesto, l'estrusione di alluminio rimane uno dei principali processi utilizzati. Il mercato, sempre più esigente, chiede materiali performanti per migliorare l’efficienza dei processi produttivi. Per rispondere a questa domanda, i produttori devono affrontare una continua sfida all'innovazione.
storie
La storia di Francesco Riz racconta un percorso di formazione in continua evoluzione, dall’università alla ricerca fino all’ingresso nel mondo aziendale. Un esempio di come passione per il territorio, curiosità e competenze ingegneristiche possano convivere e generare opportunità concrete.
Dalla rappresentanza studentesca al ruolo di Product Manager in Aquafil, Nicole Soligo racconta un percorso basato su passione, innovazione e sostenibilità. Tra tesi internazionale, materiali circolari e soft skills, offre consigli agli studenti e riflessioni sul futuro del settore.
Flavio Deflorian, Rettore dell’Università di Trento, racconta il suo percorso dall’ingegneria dei materiali alla guida dell’Ateneo. Dalla ricerca e collaborazione con le imprese alla formazione delle nuove generazioni, riflette su innovazione, futuro e responsabilità accademica.