Rivista di informazione del Dipartimento di Ingegneria Industriale

Università di Trento

Didattica in Movimento: il Dipartimento di Ingegneria Industriale fa il punto, tra flessibilità e competenze umane
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Pneumatici più sostenibili: un progetto europeo guidato dal DII
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AI nello spazio: opportunità e sfide da affrontare
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La sfida delle strutture lattice: tra leggerezza e resistenza
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L'INNOVAZIONE DI CUI HAI BISOGNO

innovazione

Oggi l’Europa è completamente dipendente dall’importazione di gomma naturale – una materia prima considerata “critica” dalla UE; solo l’1,5% della gomma da pneumatici a fine vita viene effettivamente riutilizzata per produrne di nuovi. A queste sfide cerca di rispondere NORUBTREET_4_LIFE, un progetto europeo finanziato nell’ambito di Life Horizon Europe.
Portare l’intelligenza artificiale nello spazio non è affatto semplice. Innanzitutto, l’ambiente extraterrestre è estremamente ostile: senza la protezione dell’atmosfera e del campo magnetico terrestre, i componenti elettronici (così come gli esseri umani) sono esposti ad una quantità enorme di radiazioni (i raggi cosmici). Per dare un’idea: in un viaggio di andata e ritorno su Marte, circa la metà delle cellule del corpo umano verrebbe danneggiata o distrutta dalla radiazione. Purtroppo l’elettronica é ancora più fragile del corpo umano e l’esposizione ai raggi cosmici fa sì che il calcolo svolto risulti sbagliato.
Negli ultimi anni, l’ingegneria ha vissuto una trasformazione radicale grazie alle strutture lattice: reticoli tridimensionali leggeri ma resistenti, ispirati alla natura. Dalle spugne ossee ai ricci di mare, queste geometrie innovative stanno rivoluzionando la progettazione di materiali e componenti meccanici.

formazione

Il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento ha dedicato una giornata intera alla didattica, trasformandola in uno spazio di ascolto, confronto e progettazione condivisa. Docenti, studenti, rappresentanti delle imprese e del territorio si sono confrontati su criticità, bisogni e opportunità per costruire percorsi formativi più flessibili, concreti e umani.
Il Dottorato in "Materiali, Meccatronica e Ingegneria dei Sistemi" dell’Università di Trento offre formazione interdisciplinare e opportunità internazionali in quattro aree chiave, preparando ricercatori capaci di affrontare le sfide del futuro.
Un settore in rapida evoluzione, una sfida tecnologica globale e una PMI che, con il supporto della ricerca universitaria, trasforma i vincoli del mercato in opportunità. Scopri il progetto di collaborazione tra Almec Tech Srl, importante di Rovereto, e il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento, nato per innovare il processo di colata semicontinua di leghe di alluminio.

aziende

A differenza dei metodi tradizionali di lavorazione per asportazione di truciolo, l’AM permette la produzione di geometrie altamente complesse, spesso irrealizzabili con altri processi. Un esempio significativo è la possibilità di realizzare un anello in oro di grandi dimensioni con un interno cavo, riducendone il peso senza comprometterne l’estetica. Inoltre, l’approccio additivo minimizza lo spreco di materiale, poiché la generazione di scarti è drasticamente ridotta rispetto ai processi sottrattivi.
La produzione di billette di alluminio è principalmente alimentata dai settori aerospaziale, automobilistico e dei trasporti, che richiedono materiali ad alte prestazioni. In questo contesto, l'estrusione di alluminio rimane uno dei principali processi utilizzati. Il mercato, sempre più esigente, chiede materiali performanti per migliorare l’efficienza dei processi produttivi. Per rispondere a questa domanda, i produttori devono affrontare una continua sfida all'innovazione.
Gli studenti dell'Università di Trento hanno visitato Aquafil Spa, scoprendo i processi di produzione delle fibre sintetiche e l'impegno dell'azienda per la sostenibilità. Un'esperienza formativa che ha collegato teoria e pratica, mostrando come innovazione e rispetto ambientale possano convivere.

storie

Ci sono insegnanti che lasciano un segno indelebile nel percorso di uno studente, non solo per le nozioni trasmesse, ma per il modo in cui accendono la curiosità e la passione per la conoscenza. Alberto Molinari è stato uno di questi maestri per molte generazioni di studenti.
Oltre alla preparazione tecnica, considera fondamentali le competenze trasversali, come la gestione del tempo, il lavoro in team e la risoluzione dei conflitti. “La vera differenza la fanno la gestione, la pianificazione, la capacità di relazionarsi con gli altri. Un buon tecnico può diventare un ottimo manager solo se sa comunicare e lavorare in squadra.”
"Avevo sei anni quando ho visto per la prima volta Short Circuit, il film di John Badham. Raccontava la storia di un robottino industriale che in seguito ad un guasto prendeva vita e andava in giro a scoprire il mondo. Da allora ho sempre pensato che mi sarebbe davvero piaciuto occuparmi di robotica.”
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