Dal DII ad Aquafil: un percorso costruito tra passione, rappresentanza e materiali innovativi
LEGGI L'ARTICOLOProtezione solare e nanoparticelle: il lato nascosto del TiO₂
SCOPRI I DETTAGLIE-Agle Trento Racing Team, la scuderia nata nei laboratori del DII
LEGGI L'ARTICOLOLe reti elettriche del futuro: migliorare flessibilità e resilienza tramite misure veloci e accurate
LEGGI L'ARTICOLOWEBINAR | LISA: onde gravitazionali, tecnologie spaziali e scenari futuri
LEGGI L'ARTICOLOL'INNOVAZIONE DI CUI HAI BISOGNO
innovazione
Il biossido di titanio (TiO₂), ampiamente usato in cosmetica e industria, viene spesso silanizzato per migliorarne la stabilità e ridurre la formazione di specie reattive dell’ossigeno. Una recente ricerca dell’Università di Trento e di Milano-Bicocca mostra però che questo trattamento favorisce la produzione di ossigeno singoletto, una specie altamente reattiva. Questo risultato rivela nuove potenzialità per applicazioni sostenibili nella sintesi organica, come la produzione di epossido di limonene.
La crescente domanda di energia e la diffusione delle rinnovabili rendono necessario un monitoraggio accurato delle reti elettriche. Misure veloci e precise di frequenza e ROCOF, integrate con tecniche di data fusion, migliorano stabilità e resilienza delle smart grid.
Compositi intelligenti con interfacce più resistenti e autoriparanti migliorano sicurezza e durabilità delle strutture. La ricerca AIMAT ha ottenuto +45% di adesione interfacciale e fino al 100% di recupero dopo danno, aprendo la strada a materiali più sostenibili e longevi.
formazione
E-Agle Trento Racing Team, nato nel DII dell’Università di Trento, vince la Junior Cup di Formula Student Switzerland 2025 e conquista nuovi podi alla FSAE Italy. Un progetto multidisciplinare che unisce innovazione, formazione e collaborazione nel mondo delle monoposto elettriche.
Un incontro per scoprire come la ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica e la collaborazione tra università e industria stiano contribuendo a costruire una delle missioni più ambiziose dell’Agenzia Spaziale Europea
Il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento ha dedicato una giornata intera alla didattica, trasformandola in uno spazio di ascolto, confronto e progettazione condivisa. Docenti, studenti, rappresentanti delle imprese e del territorio si sono confrontati su criticità, bisogni e opportunità per costruire percorsi formativi più flessibili, concreti e umani.
aziende
L’usura dei freni contribuisce in modo significativo all’inquinamento da polveri sottili, comparabile ai gas di scarico. Progetti europei come Rebrake e la normativa Euro 7 puntano a ridurre le emissioni con nuove tecnologie e strategie.
A differenza dei metodi tradizionali di lavorazione per asportazione di truciolo, l’AM permette la produzione di geometrie altamente complesse, spesso irrealizzabili con altri processi. Un esempio significativo è la possibilità di realizzare un anello in oro di grandi dimensioni con un interno cavo, riducendone il peso senza comprometterne l’estetica. Inoltre, l’approccio additivo minimizza lo spreco di materiale, poiché la generazione di scarti è drasticamente ridotta rispetto ai processi sottrattivi.
La produzione di billette di alluminio è principalmente alimentata dai settori aerospaziale, automobilistico e dei trasporti, che richiedono materiali ad alte prestazioni. In questo contesto, l'estrusione di alluminio rimane uno dei principali processi utilizzati. Il mercato, sempre più esigente, chiede materiali performanti per migliorare l’efficienza dei processi produttivi. Per rispondere a questa domanda, i produttori devono affrontare una continua sfida all'innovazione.
storie
Dalla rappresentanza studentesca al ruolo di Product Manager in Aquafil, Nicole Soligo racconta un percorso basato su passione, innovazione e sostenibilità. Tra tesi internazionale, materiali circolari e soft skills, offre consigli agli studenti e riflessioni sul futuro del settore.
Flavio Deflorian, Rettore dell’Università di Trento, racconta il suo percorso dall’ingegneria dei materiali alla guida dell’Ateneo. Dalla ricerca e collaborazione con le imprese alla formazione delle nuove generazioni, riflette su innovazione, futuro e responsabilità accademica.
Virginia Caldara racconta il suo viaggio dalla scienza dei materiali ai laboratori internazionali, fino al ruolo di Supplier Quality Engineer in Tesla, tra sfide e innovazione.