Rivista di informazione del Dipartimento di Ingegneria Industriale

Università di Trento

Mara Leonardi, la detective dei materiali per freni

“Tutti i giorni si impara qualcosa di nuovo. Sebbene le difficoltà non manchino, perché non si può conoscere tutto e la sensazione è di non sentirsi mai pienamente all’altezza, è gratificante vedere come il percorso diventi via via più chiaro”. L’entusiasmo è forte nella voce di Mara Leonardi. Un passato formativo al Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento, un presente come Testing and Validation Development Engineer in Brembo, l’azienda bergamasca che ha fatto la storia dei freni di auto, moto, van e veicoli racing. E continua a scriverla, attraverso la progettazione, lo sviluppo e la produzione di impianti frenanti, sempre con gli occhi puntati sulla mobilità del futuro e la sostenibilità ambientale. 

Un buon sistema frenante che si rispetti passa anzitutto per la qualità e la performance dei materiali impiegati (quelli maggiormente in uso sono la ghisa grigia, l’acciaio inossidabile, la ceramica e il carbonio). Innovare è la parola d’ordine per cui occorrono tanta ricerca e sviluppo. Aspetti su cui Mara si è cimentata sin dall’inizio della sua carriera.

 

Le sfide degli impianti frenanti

“Ho cominciato a lavorare in Brembo, appena terminati gli studi, come Materials & Development Specialist. Mi occupavo della ricerca ad ampio spettro di nuovi materiali, non solo quelli di attrito, per individuare quali potessero trovare applicazione negli impianti frenanti. Un’altra fetta di lavoro, poi, era volta alla stesura e alla gestione di progetti europei – racconta Mara –. Nel 2023 ho cambiato posizione e sono diventata Testing and Validation Development Engineer”. 

Un passo oltre: dalla ricerca e sviluppo alla fase di testing per la validazione di materiali da impiegare effettivamente negli impianti frenanti. “L’obiettivo è passare dal prototipo alla produzione, ovvero al prodotto che sarà applicato in un veicolo e, quindi, venduto – precisa l’ex studentessa di UniTrento –. È un ruolo che mi piace perché mi permette di addentrarmi nel cuore dell’azienda e di interagire anche con altri reparti”.

Le sfide da affrontare sono tante nel settore dell’automotive e nulla deve essere lasciato al caso quando si parla di materiali. In primis c’è il tema della sostenibilità ambientale che l’azienda mette in atto, per esempio, attraverso:

  • l’uso di materiali e protezioni a basso impatto ambientale e riciclabili;
  • l’impiego di leghe leggere che, avendo un peso minore, contribuiscono a ridurre le emissioni di gas serra;
  • la scelta di materiali e soluzioni tecniche che consentano di ridurre le polveri sottili in fase di frenata.

Sullo sfondo vi sono obiettivi ancora più grandi, come l’approdo a sistemi frenanti intelligenti, l’avvento dei veicoli Euro 7 (solo all’apparenza lontano), nonché la questione della guida autonoma.  

 

La curiosità non va frenata

“Ai materiali d’attrito mi sono appassionata lavorandoci – svela Mara –. L’occasione è arrivata prima con la tesi della magistrale, poi con il dottorato di ricerca, svolto proprio in collaborazione con Brembo. La sorte ha voluto che si aprisse una posizione lavorativa quando ormai ero al termine degli studi e non ci ho pensato due volte ad accettare”.

I materiali hanno sempre incuriosito la giovane trentina. “Costituiscono tutto quello che ci circonda e mi affascina sapere come sono fatti, quali proprietà hanno, come funzionano. Il percorso universitario mi ha permesso di studiarli tutti in maniera omogenea (compositi, ceramici, plastiche, metalli, ecc.), trovando ad un certo punto quelli che più mi interessavano”.

E conclude: “Ai ragazzi e alle ragazze che oggi frequentano l’università dico di mettere nel cassetto quanta più conoscenza possibile. Tornerà utile quando sarà il momento di aprirlo per decidere quale strada lavorativa intraprendere. Certo, è solo un punto di partenza che poi dovrà essere approfondito. Io stessa non smetto di studiare e di imparare, ma è bello vedere come si cresce in conoscenza e competenza”.

Ricerca di:

Mara Leonardi
Brembo
Mara_Leonardi@brembo.it
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