Rivista di informazione del Dipartimento di Ingegneria Industriale

Università di Trento

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A differenza dei metodi tradizionali di lavorazione per asportazione di truciolo, l’AM permette la produzione di geometrie altamente complesse, spesso irrealizzabili con altri processi. Un esempio significativo è la possibilità di realizzare un anello in oro di grandi dimensioni con un interno cavo, riducendone il peso senza comprometterne l’estetica. Inoltre, l’approccio additivo minimizza lo spreco di materiale, poiché la generazione di scarti è drasticamente ridotta rispetto ai processi sottrattivi.
La produzione di billette di alluminio è principalmente alimentata dai settori aerospaziale, automobilistico e dei trasporti, che richiedono materiali ad alte prestazioni. In questo contesto, l'estrusione di alluminio rimane uno dei principali processi utilizzati. Il mercato, sempre più esigente, chiede materiali performanti per migliorare l’efficienza dei processi produttivi. Per rispondere a questa domanda, i produttori devono affrontare una continua sfida all'innovazione.
Gli studenti dell'Università di Trento hanno visitato Aquafil Spa, scoprendo i processi di produzione delle fibre sintetiche e l'impegno dell'azienda per la sostenibilità. Un'esperienza formativa che ha collegato teoria e pratica, mostrando come innovazione e rispetto ambientale possano convivere.
Immagina un'industria dove nulla va sprecato, dove ogni scarto diventa materia prima per un nuovo processo produttivo. Si parla di industrial symbiosis: ossia quando il rifiuto di una produzione industriale diventa materia prima per un’altra industria
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