Rivista di informazione del Dipartimento di Ingegneria Industriale

Università di Trento

Dal laboratorio alla leadership: il percorso di Lorenzo Menaldo tra innovazione e consulenza

Quando si parla di innovazione, ci sono storie che non solo ispirano, ma tracciano la rotta per il futuro. Il percorso professionale di Lorenzo Menaldo è un esempio perfetto di questa continua ricerca di soluzioni pionieristiche. Laureato in ingegneria dei materiali a Trento nel 1998 con una tesi sui materiali compositi, Lorenzo impara fin da subito il valore del metodo scientifico: “Mi sono laureato con una tesi sperimentale sui materiali compositi, in particolare sul nylon-6 rinforzato con fibra di vetro, sotto la guida dei professori Fambri e Pegoretti,” racconta. “Questa esperienza mi ha insegnato molto sull’importanza del metodo scientifico: formulare un’ipotesi, raccogliere dati e verificarli.”. Era un periodo di grande fermento: il Dipartimento era ancora a Mesiano, in un edificio che chiamavano “l’attico”, e ogni giorno era un’opportunità di apprendere.

Un passo dopo l’altro: un ponte verso il futuro

Dopo la laurea, Lorenzo svolge il servizio militare come ufficiale, mettendo in pratica le sue conoscenze tecniche nella costruzione di ponti. È dopo questa esperienza che arriva nel mondo del lavoro, prima nel settore delle bottiglie in vetro, dove si occupa di ingegneria di produzione per una multinazionale, e poi in MOMO, azienda specializzata in volanti di alta gamma e per la Formula 1. “Lavorare in MOMO è stato entusiasmante: in quattro anni ho depositato quattro brevetti e collaborato con alcune delle più prestigiose case automobilistiche di lusso.”

Il passo successivo lo porta a COMAR SPA, dove sviluppa film barriera per imballaggi alimentari, per poi passare in GKN, azienda leader nel settore degli assali agricoli. Qui ricopre ruoli dirigenziali in Italia, Spagna e Stati Uniti, ampliando la sua visione internazionale. Dopo una ristrutturazione aziendale, torna alla sua vecchia azienda, che nel frattempo è diventata KSS Italia e poi Joyson Italia, dove assume il ruolo di direttore tecnico. Non si ferma nemmeno quando si tratta di esplorare nuovi settori: lavora anche nel campo dello stampaggio plastico per l’automotive e nelle fonderie di ghisa.

Con 24 anni di esperienza alle spalle, decide di fare il grande salto e diventa consulente e fractional manager, aiutando le aziende a crescere anche con risorse limitate e avvicinandosi parallelamente al mondo accademico grazie al Professor Fambri. “Ho iniziato a tenere seminari universitari per spiegare agli studenti come l’ingegneria dei materiali si applica nel mondo industriale e come si lancia un prodotto di successo nei settori del lusso e dell’automotive.”

Soft skill e consigli sul futuro

Per Lorenzo Menaldo, le soft skills sono essenziali nel mondo del lavoro moderno. “Oltre alle competenze tecniche, le aziende cercano capacità comunicative, assertività e lavoro di squadra. Le soft skills si possono allenare ed è importante farlo, perché sono decisive per il successo professionale.”

Agli studenti universitari consiglia di concentrarsi su tre aspetti chiave: “Bisogna padroneggiare i concetti studiati e saperli applicare, sviluppare una visione laterale per risolvere problemi da diverse prospettive e accumulare esperienza nel problem solving. La tesi è fondamentale proprio per imparare a risolvere problemi in autonomia.” E aggiunge: “Un vero professionista raggiunge l’obiettivo esplorando percorsi diversi, senza fissarsi su uno solo. Bisogna rimanere flessibili e dialogare con gli altri: spesso sono gli spunti esterni a fornire soluzioni preziose. È importante anche uscire dalla propria zona di comfort: Non bisogna avere paura di esplorare settori nuovi o insoliti. Spesso proprio quelle esperienze portano le conoscenze più significative e le migliori opportunità di crescita.”

Riguardo alla collaborazione tra ex-studenti e università, Lorenzo la considera fondamentale. “Questi scambi permettono di aggiornare le conoscenze e di far capire agli studenti l’importanza di un metodo. E soprattutto, dimostrano che c’è spazio per tutti nel mondo del lavoro. Errori e difficoltà fanno parte del percorso. All’inizio si sbaglia, è normale. Ma proprio quegli errori diventano i nostri punti di appoggio. Sono come ramponi che ci permettono di avanzare su un terreno insidioso. Alla fine del percorso ci si volta indietro e si vede quanta strada si è fatta.”

Legame con l’università: il modo per migliorarlo

Un miglioramento importante del legame tra Università e mondo del lavoro sarà sempre di più l’organizzazione di seminari pratici dove i professionisti esterni condividono il linguaggio e le competenze del mondo aziendale. “È importante capire che non tutto quello che si studia sui libri viene trasferito direttamente nel mondo del lavoro, ma costituisce comunque un bagaglio culturale indispensabile per affrontare le sfide professionali. Gli studenti imparano così ad affrontare le sfide del futuro con maggiore consapevolezza e sicurezza”.

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Lorenzo Menaldo
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