Rivista di informazione del Dipartimento di Ingegneria Industriale

Università di Trento

Dall’aula alla leadership: il viaggio di Silvia Di Rosa tra ingegneria e innovazione

Questa è la storia di Silvia Di Rosa, laureata in Ingegneria dei Materiali a Trento e attualmente Project Manager presso la multinazionale EnginSoft. Il suo lavoro la porta a viaggiare in tutto il mondo, collaborando con clienti e colleghi per ottimizzare i processi ingegneristici delle aziende. Tuttavia, il suo percorso non riguarda solo l’aspetto tecnico: è una storia di sfide, scelte coraggiose e crescita professionale continua.

Come racconta lei stessa: “Sono sempre stata molto incline alle materie scientifiche”, “e dopo il Liceo Scientifico ho seguito un percorso in ingegneria. Quando venni in visita a Trento, rimasi affascinata dalla città, ma soprattutto dalla sede di ingegneria di Mesiano, con la sua incredibile struttura bianca e le pareti interne rosso scuro, posizionata sulla collina con una vista spettacolare sulla città.” Fu proprio questa combinazione tra ambiente e offerta formativa a spingerla a iscriversi a Ingegneria dei Materiali, un corso pionieristico in Italia. “Era un percorso innovativo, e l’idea di approfondire un settore così specifico mi incuriosiva molto. Così è iniziata la mia avventura trentina.”

Dai laboratori universitari al mondo dell’industria

Durante il percorso accademico, trova un ambiente stimolante, popolato da docenti di grande esperienza e da giovani ricercatori pieni di entusiasmo. Tra questi, alcuni erano stati tra i primi laureati in ingegneria dei materiali a Trento, tra cui l’attuale Rettore, l’ingegner Flavio Deflorian. “Non posso negare che il rapporto con molti di loro fosse di reale condivisione e stimolo continuo. Vedere i loro splendidi percorsi accademici era una fonte di ispirazione per tutti noi.” Quegli anni furono un periodo di crescita personale e professionale, che lasciarono un segno profondo nella sua carriera futura.

La tesi di laurea presso il Laboratorio di Anticorrosione Industriale, con un focus su componenti automotive sinterizzati e zincati, e il successivo stage con borsa di studio presso il Centro Ricerche Fiat le cambiano le prospettive. “Per un po’ ho pensato che mi sarebbe piaciuto restare nel mondo accademico,” racconta “forse perché mi sentivo protetta in quel contesto. Era divertentissimo preparare i provini, lucidarli ed effettuare prove di impedenza elettrochimica. Un anno di lavoro con le stagioni che scorrevano fuori dalla finestra. Invece, l’esperienza [dello stage] ha stravolto i miei piani e mi ha aperto le porte del settore industriale.” La sua carriera prende quindi avvio nel mondo automotive, un settore che allora, come oggi, richiedeva competenze tecniche avanzate e un continuo aggiornamento.

A quei tempi, l’interazione tra mondo accademico e industria era meno strutturata rispetto a oggi, e il passaggio dalla teoria alla pratica fu una sfida. Diversamente dai giovani ingegneri di oggi che, grazie a maggiori opportunità di contatto con le aziende, sono più preparati ad affrontare il mondo del lavoro: “Ritengo che il diverso posizionamento dell’accademia oggi rispetto a quello che è il mondo fuori non possa che creare ingegneri più consapevoli e opportunamente preparati, più pronti alle sfide che il mondo del lavoro pone”

Il ruolo attuale: tra business development e innovazione

Oggi Silvia lavora come Project Manager in EnginSoft, azienda specializzata in software ingegneristici, recentemente entrata nella compagine societaria della multinazionale brasiliana ESSS. “L’internazionalizzazione è qualcosa che non può che arricchirmi e farmi crescere. Collaborare con colleghi da tre diversi continenti è una delle esperienze più stimolanti del mio lavoro.”

Le sfide, naturalmente, non mancano: il settore ingegneristico è in continua evoluzione e mantenersi aggiornati è essenziale. “Dobbiamo sempre studiare, formarci e approfondire. Non è un percorso che si conclude, e per essere davvero all’altezza dobbiamo impegnarci ogni giorno.” Tra le innovazioni più affascinanti, sottolinea il ruolo crescente dell’Intelligenza Artificiale, che sta trasformando il modo di lavorare. “Dobbiamo lasciare alle macchine le attività ripetitive e concentrarci su quelle che richiedono creatività e strategia.”

Soft skills e gestione del lavoro

Oltre alla preparazione tecnica, considera fondamentali le competenze trasversali, come la gestione del tempo, il lavoro in team e la risoluzione dei conflitti. “La vera differenza la fanno la gestione, la pianificazione, la capacità di relazionarsi con gli altri. Un buon tecnico può diventare un ottimo manager solo se sa comunicare e lavorare in squadra.”
Particolarmente importante nel suo percorso è stato l’apprendimento delle metodologie di project management, che aiutano a organizzare e monitorare il lavoro in modo efficiente. La comunicazione, in particolare, è un aspetto essenziale del suo lavoro. “Ascoltare è fondamentale, ma anche saper fare sintesi e valorizzare ogni membro del team. Un progetto di successo è sempre il risultato di un lavoro collettivo.”

La passione per l’ingegneria e il ruolo delle donne nel settore

Oltre al lavoro in azienda, ricopre il ruolo di Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Trento, un incarico che le permette di interagire con oltre 3000 iscritti e con i rappresentanti degli ordini territoriali a livello nazionale, contribuendo alla crescita della professione. “Questo ruolo mi sta arricchendo moltissimo e mi sta dando stimoli e opportunità di crescita incredibili.”

Uno degli obiettivi per il futuro è aumentare la presenza femminile nel mondo dell’ingegneria. “Ancora oggi, le donne incontrano molte difficoltà nel raggiungere ruoli di leadership. Per emergere, devono spesso sviluppare un talento in più: quello di saper interpretare le regole stabilite dagli uomini. Dobbiamo creare momenti di confronto e raccontare storie di successo di donne che hanno fatto dell’ingegneria la loro vita, con tenacia e determinazione.”

Consigli per i giovani ingegneri

A chi sta iniziando il proprio percorso, consiglia di seguire le proprie passioni e inclinazioni. “Il mondo del lavoro offrirà sempre una possibilità a chi ha competenze e determinazione. E per chi sceglie l’ingegneria, ci sarà solo l’imbarazzo della scelta.” Determinazione e fiducia in se stessi sono le chiavi per il successo: “Credere nel proprio valore è fondamentale. Ogni contributo può generare impatto e creare innovazione.”

Guardando al futuro, auspica un settore sempre più inclusivo e dinamico, in cui il talento possa emergere senza barriere di genere. “L’ingegneria ha sempre accompagnato le trasformazioni del Paese. Anche nei prossimi anni, gli ingegneri continueranno a essere protagonisti del cambiamento.”

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Silvia Di Rosa
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