Rivista di informazione del Dipartimento di Ingegneria Industriale

Università di Trento

Nuove frontiere della realtà aumentata: realtà condivisa tra paziente e terapista

La realtà aumentata (AR) arricchisce il mondo reale con contenuti digitali visibili tramite smartphone, tablet o visori. Non sostituisce la realtà, ma la potenzia, rendendola più interattiva: frecce che indicano un percorso, oggetti virtuali, o avatar animati che interagiscono con l’utente.

In ambito riabilitativo, la realtà aumentata offre un enorme potenziale grazie alla possibilità di personalizzare i contenuti. Il paziente deve essere motivato da elementi semplici e coinvolgenti, mentre il terapista ha bisogno di dati precisi per monitorare i progressi. Per questo, è fondamentale fornire contenuti differenziati: gamificati per il paziente, analitici per il terapista.

Una riabilitazione efficace con AR richiede:

  • Sincronizzazione tra i contenuti mostrati a paziente e terapista.
  • Elementi stimolanti per il paziente, come oggetti da raccogliere o avatar guida.
  • Dati tecnici per il terapista (es. traiettorie, velocità, precisione).

Un esempio innovativo è il progetto sviluppato con il  Nara Institute of Science and Technology (NAIST), sotto la guida del prof. Hirokazu Kato, uno dei massimi esperti mondiali di realtà aumentata e creatore dell’AR Toolkit, ancora oggi in uso. 

Il sistema utilizza due visori Meta Quest 3: uno per il paziente, uno per il terapista. Quest’ultimo controlla l’esperienza da un tablet, scegliendo ambientazione e avatar (come un cane o un robot) che guida il paziente lungo un percorso.

L’avatar interagisce dinamicamente: si ferma se il paziente si blocca, abbaia per stimolare il movimento, lascia oggetti virtuali da raccogliere lungo il percorso.

A fine sessione:

  • Il terapista riceve dati dettagliati (deviazioni dal percorso, velocità, precisione).
  • Il paziente visualizza feedback semplici e motivanti (es. numero di oggetti raccolti).

L’utilizzo della realtà aumentata nella riabilitazione rappresenta una nuova frontiera tecnologica, capace di migliorare non solo le capacità fisiche, ma anche l’autonomia, la motivazione e il coinvolgimento emotivo dei pazienti. Grazie alla combinazione di contenuti digitali sincronizzati, gamification e tecnologie user-friendly, si aprono scenari innovativi per la medicina riabilitativa, con benefici sia per i pazienti che per i terapisti. La collaborazione con istituzioni all’avanguardia come il NAIST ci consente di sviluppare sistemi sempre più efficaci, progettati per creare un ecosistema digitale condiviso tra paziente e terapista e per ridefinire gli standard della riabilitazione del futuro.

Studi correlati:
De Cecco, M., Luchetti, A., Butaslac III, I., Pilla, F., Guandalini, G. M. A., Bonavita, J., … & Hirokazu, K. (2023). Sharing augmented reality between a patient and a clinician for assessment and rehabilitation in daily living activities. Information, 14(4), 204.

Link ad una applicazione precedente:

https://www.youtube.com/watch?v=lmQPzhYU65I

Ricerca di:

Mariolino De Cecco, Alessandro Luchetti, Rahman Mustafizur, Shigeto Ryosuke
Misure meccaniche e termiche
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