Rivista di informazione del Dipartimento di Ingegneria Industriale

Università di Trento

innovazione

Quando pensiamo a un computer, lo immaginiamo alle prese con numeri: somme, moltiplicazioni, dati che diventano risultati. È il calcolo numerico, quello che usiamo ogni giorno con calcolatrici, fogli di calcolo e software di simulazione. Ma c’è anche un’altra faccia del calcolo scientifico: il calcolo simbolico. La combinazione di calcolo simbolico e numerico permette di simulare sistemi dinamici complessi in modo più stabile ed efficiente. Il metodo semplifica le DAE, riduce i tempi di calcolo e consente simulazioni che i soli metodi numerici non riuscirebbero a gestire.
Il biossido di titanio (TiO₂), ampiamente usato in cosmetica e industria, viene spesso silanizzato per migliorarne la stabilità e ridurre la formazione di specie reattive dell’ossigeno. Una recente ricerca dell’Università di Trento e di Milano-Bicocca mostra però che questo trattamento favorisce la produzione di ossigeno singoletto, una specie altamente reattiva. Questo risultato rivela nuove potenzialità per applicazioni sostenibili nella sintesi organica, come la produzione di epossido di limonene.
La crescente domanda di energia e la diffusione delle rinnovabili rendono necessario un monitoraggio accurato delle reti elettriche. Misure veloci e precise di frequenza e ROCOF, integrate con tecniche di data fusion, migliorano stabilità e resilienza delle smart grid.
Compositi intelligenti con interfacce più resistenti e autoriparanti migliorano sicurezza e durabilità delle strutture. La ricerca AIMAT ha ottenuto +45% di adesione interfacciale e fino al 100% di recupero dopo danno, aprendo la strada a materiali più sostenibili e longevi.
LISA, missione dell’ESA prevista per il 2035, osserverà onde gravitazionali dallo spazio per studiare gravità e buchi neri supermassicci. Basata sul successo di LISA Pathfinder, aprirà nuove frontiere nella fisica fondamentale.
Da oltre dieci anni il DII dell’Università di Trento sviluppa sensori CMOS per la rivelazione di radiazioni, con applicazioni in fisica, spazio, medicina e industria. Progetti innovativi e premi internazionali confermano l’eccellenza della ricerca.
Uno studio del Dipartimento di Ingegneria Industriale esplora i pannelli smaltati come rivestimenti durevoli, estetici e sostenibili. Nonostante i costi iniziali più alti, garantiscono lunga vita utile, minore manutenzione e ridotto impatto ambientale.
I sistemi GNSS hanno trasformato il nostro rapporto con lo spazio: oggi possiamo localizzare con precisione oggetti, persone e veicoli, aprendo la strada a innovazioni nella logistica, nella robotica e nei servizi personalizzati, con una precisione mai vista prima. Ma cosa succede quando i satelliti non ci vedono perché ostacolati da muri e strutture?
Grazie alla fotonica integrata e alla luce squeezed, i ricercatori stanno sviluppando nuove tecnologie per rivelare le onde gravitazionali. Queste soluzioni mirano a rendere i futuri rivelatori più compatti, stabili ed efficienti, ampliando la nostra capacità di ascoltare l’universo.
Oggi la pressione esercitata dalla crescita demografica e dal consumo globale, unita alla limitata capacità del pianeta di fornire risorse e smaltire rifiuti, impone un cambio di rotta: dobbiamo passare a un’economia circolare. Una visione più lungimirante, costruita attorno ai principi del “riparare – riutilizzare – riciclare” (le tre R), dove il concetto di circolarità è insieme tecnico, culturale e sociale.
In che modo l’ingegneria può contribuire a costruire sistemi logistici più efficienti, digitalizzati, ma anche attenti alle persone? È la domanda al centro di un progetto di dottorato del Dipartimento di Ingegneria Industriale che ha esplorato la logistica in contesti reali e ad alta complessità con un obiettivo preciso: coniugare efficienza operativa e sostenibilità sociale.
Oggi l’Europa è completamente dipendente dall’importazione di gomma naturale – una materia prima considerata “critica” dalla UE; solo l’1,5% della gomma da pneumatici a fine vita viene effettivamente riutilizzata per produrne di nuovi. A queste sfide cerca di rispondere NORUBTREET_4_LIFE, un progetto europeo finanziato nell’ambito di Life Horizon Europe.
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